giovedì 25 luglio 2013

Il suicidio

Molti personaggi de Il Conte di Montecristo - Dantés, il signor Morrel, Maximilian, Haydée, Fernand, Madame Villefort e Albert Morcerf - si suicidano o prendono seriamente in considerazione l´idea di farlo nel corso della storia. Dumas presenta il suicidio come un gesto coraggioso e responsabile, una presa di posizione nei confronti di una situazione disonorevole o difficile da sopportare. Il suicidio é in genere connessa, come in tutta la letteratura romantica, al fallimento di una storia d´amore.

Abbandonare la vita per la mancanza di un amore corrisposto é imposta come l´unico segno credibile di una completa devozione. Il Conte si convince che Maximilian ama veramente Valentine solo quando vede che egli sarebbe disposto ad uccidersi pur di non vivere senza l´amata. Allo stesso modo, Montecristo capisce che Haydée é davvero innamorata di lui quando lei giura di suicidarsi nel caso in cui lui la avesse abbandonata.
La frequenza con cui si menziona durante la narrazione il suicidio - piú o meno direttamente - sembrerebbe riflettere un´opinione sprezzante di Dumas nei confronti del suicidio, sebbene questo gesto sia trattato in modo molto rispettoso: Dantés redarguisce perentoriamente Maximilien a riguardo; deve uccidersi solamente se non c´é piú nulla al mondo per cui valga la pena di vivere. I personaggi del romanzo non sono sprezzanti della vita, ma vivono semplicemente in modo meleodrammatico trovando il mondo privo di speranza e significato.


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