Prima della reclusione, Edmond Dantès è un ragazzo innocente, onesto e gentile. Nonostante la sua intelligenza, è un uomo con poche opinioni. Vive la propria vita istintivamente, seguendo un codice di regole e tradizioni che lo spinge ad onorare i suoi superiori, a prendersi cura dell'anziano padre e a rispettare il prossimo. Dantès è pieno di sentimenti positivi: ammira il proprio principale, il signor Morrel; ama il padre; adora la fidanzata Mercedes e guarda con benevolenza agli uomini che apertamente lo disprezzano.
Mentre è in prigione subisce però un profondo cambiamento: diventa duro, vendicativo ed è ossessionato dal pensiero dei soprusi fatti contro di lui.
Quando un altro carcerato, l'Abate Faria, muore, ha fine anche l'ultimo contatto profondo di Dantès con un altro essere umano. Perde infatti la capacità di provare emozioni diverse dall' odio per coloro i quali lo hanno ingiustamente condotto alla prigionia e dalla gratitudine per i pochi che hanno cercato di aiutarlo. Vive ogni situazione come un estraneo, al di fuori di ogni comunità e interessato solo a portare a termine la propria missione di agente della Provvidenza. Solamente nel momento in cui ritrova l'amore in Haydée, ritrova la propria umanità e la coscienza di essere un uomo.
Edmond Dantès assume diverse identità nel corso della narrazione: il Conte di Montecristo, Lord Wilmore, l'abate Busoni e Simbad il Marinaio.
Il Conte di Montecristo
Lord Wilmore
E' l'identità, di un eccentrico nobile inglese, che Dantès assume quando compie atti di generosità. Lord Wilmore è in forte contrasto con Montecristo, che è infatti associato al lato amaro e crudele di Edmond. Montecristo cita, appunto, Lord Wilmore come suo avversario.
Abate Busoni
Il travestimento dell'Abate Busoni, prete italiano, aiuta Dantès ad ottenere la fiducia delle persone che il conte vuole manipolare, grazie all'autorità che questo titolo gli conferisce.
Simbad il marinaio
E' il nome che usa Dantès per firmare un anonima donazione per Morrel, oltre che l'alter ego interpretato durante il soggiorno in Italia.
E' il nome che usa Dantès per firmare un anonima donazione per Morrel, oltre che l'alter ego interpretato durante il soggiorno in Italia.
E' la bellissima fidanzata di Dantès. Mentre lui è in prigione si sposa con Fernand Mondego, nonostante l'amore che provi, e che mai smetterà di provare, nei confronti di Edmond. Montecristo ha nei suoi confronti due atteggiamenti: prima la punisce, a causa della sua infedeltà, e poi la ricompensa, per il suo amore costante e la bontà d'animo.
Rassegnata di fronte alla malvagità del destino, Mercedes agisce come un ostacolo per il suo ex-fidanzato, Dantès. Rimane comunque una donna gentile e buona, ma la sua timidezza e la sua incapacità di agire la portano a tradire il suo fidanzamento e a sposare un altro uomo, Mondego; fatto che la porta a rimanere infelice per il resto della sua vita, disprezzando se stessa, rimpiangendo ardentemente Edmond, che non smetterà mai di amare. Comunque, per il suo evidente timore, Mercedes si mostra capace di un grande coraggio in tre occasioni: primo, quando chiede a Dantès di risparmiare la vita di suo figlio Albert; secondo quando rivela ad Albert la meschinità di suo marito per salvare la vita di Dantès; terzo, quando lascia tutta la sua ricchezza, non volendo vivere di una ricchezza derivata da un misfatto. Alla fine del romanzo, Mercedes rimane senza nulla di che vivere, sola con la speranza che Albert possa in qualche modo migliorare la sua condizione. La sua è la sofferenza più completa, nonostante ci siano altri personaggi che hanno molte più colpe.
Rassegnata di fronte alla malvagità del destino, Mercedes agisce come un ostacolo per il suo ex-fidanzato, Dantès. Rimane comunque una donna gentile e buona, ma la sua timidezza e la sua incapacità di agire la portano a tradire il suo fidanzamento e a sposare un altro uomo, Mondego; fatto che la porta a rimanere infelice per il resto della sua vita, disprezzando se stessa, rimpiangendo ardentemente Edmond, che non smetterà mai di amare. Comunque, per il suo evidente timore, Mercedes si mostra capace di un grande coraggio in tre occasioni: primo, quando chiede a Dantès di risparmiare la vita di suo figlio Albert; secondo quando rivela ad Albert la meschinità di suo marito per salvare la vita di Dantès; terzo, quando lascia tutta la sua ricchezza, non volendo vivere di una ricchezza derivata da un misfatto. Alla fine del romanzo, Mercedes rimane senza nulla di che vivere, sola con la speranza che Albert possa in qualche modo migliorare la sua condizione. La sua è la sofferenza più completa, nonostante ci siano altri personaggi che hanno molte più colpe.
Abate Faria
E' un uomo religioso ed un brillante pensatore che Dantès incontra in prigione. Diventa il padre intellettuale di Edmond: durante i molti anni da prigionieri, gli insegna la storia, le scienze, l'arte e molte lingue. E' lui stesso a dotare Dantès della sua grande ricchezza. E' il più importante catalizzatore nella trasformazione di Edmond nel vendicativo Conte di Montecristo.
Fernand Mondego
E' il rivale di Dantès per le attenzioni di Mercedes. Aiuta nel complotto per farlo imprigionare e sposa poi la sua fidanzata stessa quando Edmond viene imprigionato. Grazie a dei tradimenti diventa un uomo ricco e potente e divene Conte di Moncerf. E' la prima vittima della vendetta di Montecristo.
Barone Danglars
E' un avido e invidioso complice di Mondego, è lui stesso ad escogitare la congiura contro Dantès. Come Fernand, diventa ricco e potente, ma perde tutto quando il Conte inizia la sua vendetta. La sua ossessione per i beni materiali lo rende un facile bersaglio per Montecristo, che possiede, a quanto sembra, un'infinita ricchezza in mano per esigere la sua vendetta.
Uomo avido e senza scrupoli, a Danglars importa solo della sua sola sorte. Non ha problemi a sacrificare gli altri per i propri interessi, e conduce la sua esistenza a calcolare maniacalmente come trasformare l'altrui disfatta a proprio vantaggio. Il tradimento di Dantes lo conduce sulla via della totale indifferenza nei confronti delle vite degli altri, ma questo tradimento non è la peggiore delle sue crudeltà. Abbandona infatti la moglie e tenta di vendetre la propria figlia, Eugénie, in un matrimonio senza amore e ricco di tristezza in cambio di tre milioni di franchi.
Comunque cerca di portare la propria strada verso una posizione di grande ricchezza e potere. La sua avidità cresce quanto i suoi beni, e la sua sete di denaro lo conduce tutte le sue azioni verso i due decadimenti che il romanzo racconta. Anche quando si trova di fronte alla possibile morte di fame, Danglars preferisce preservare la propria fortuna anziché pagare per avere cibo. Alla fine, la sua patologica avarizia cede, lasciando tutto il proprio denaro per avere salva la vita. Solo dopo il pentimento per il male fatto, Dantès lo considera riscattato e lo perdona.
Gaspard Caderousse
E' un uomo pigro, avido e con il vizio dell'alcool. Caderousse è presente quando viene organizzata la congiura contro Dantès, ma non ha una parte attiva nel crimine. Al contrario dei complici, non trova fortuna, conducendo la sua vitra ta crimini biechi e un omicidio.
Caderousse esemplifica al meglio l'insoddisfazione umana, mostrando che la felicità dipende più dagli atteggiamenti che dalle circostanze esterne. Nonostante il fato, o più precisamente Dantès, lo tratti abbastanza bene, non è è mai completamente soddisfatto della propria vita. Non importa quanto abbia, Caderousse sente sempre il bisogno di altro. In ogni miglioramento della sua condizione, il suo desiderio aumenta. Si sente sempre più frustrato di fronte alla buona sorte dei suoi amici, e la sua invidia diventa prima rancore, sfociando in un crimine. Non soltanto avido, ma anche pigro e disonesto, Caderousse fa costantemente ricorso a pensieri indecorosi per ottenere ciò che vuole, rubando o addirittura uccidendo per migliorare la sua posizione. Alla fine, la sua cupidigia senza fine lo conduce alla morte: viene ucciso mentre cerca di ingannare Montecristo.
Comunque cerca di portare la propria strada verso una posizione di grande ricchezza e potere. La sua avidità cresce quanto i suoi beni, e la sua sete di denaro lo conduce tutte le sue azioni verso i due decadimenti che il romanzo racconta. Anche quando si trova di fronte alla possibile morte di fame, Danglars preferisce preservare la propria fortuna anziché pagare per avere cibo. Alla fine, la sua patologica avarizia cede, lasciando tutto il proprio denaro per avere salva la vita. Solo dopo il pentimento per il male fatto, Dantès lo considera riscattato e lo perdona.
Gaspard Caderousse
E' un uomo pigro, avido e con il vizio dell'alcool. Caderousse è presente quando viene organizzata la congiura contro Dantès, ma non ha una parte attiva nel crimine. Al contrario dei complici, non trova fortuna, conducendo la sua vitra ta crimini biechi e un omicidio.
Caderousse esemplifica al meglio l'insoddisfazione umana, mostrando che la felicità dipende più dagli atteggiamenti che dalle circostanze esterne. Nonostante il fato, o più precisamente Dantès, lo tratti abbastanza bene, non è è mai completamente soddisfatto della propria vita. Non importa quanto abbia, Caderousse sente sempre il bisogno di altro. In ogni miglioramento della sua condizione, il suo desiderio aumenta. Si sente sempre più frustrato di fronte alla buona sorte dei suoi amici, e la sua invidia diventa prima rancore, sfociando in un crimine. Non soltanto avido, ma anche pigro e disonesto, Caderousse fa costantemente ricorso a pensieri indecorosi per ottenere ciò che vuole, rubando o addirittura uccidendo per migliorare la sua posizione. Alla fine, la sua cupidigia senza fine lo conduce alla morte: viene ucciso mentre cerca di ingannare Montecristo.
Gérard de Villefort
E' l'ambizioso procuratore pubblico responsabile per aver condannato Dantès alla reclusione a vita. Come gli altri, alla fine riceve il castigo di Dantès. Appare come il più grande oppositore del Conte, usando il proprio potere per giudicare le persone ed emettere sentenze.
Monsieur Morrel
E' il gentile e onesto proprietario della nave di cui era vicecapitano Dantès. Fa tutto quanto gli è possibile per liberarlo dalla prigione, e prova a salvare suo padre dalla morte. Quanto Edmond evade, scopre che Morrel è sull'orlo di una crisi economica, e realizza un piano molto elaborato per salvare il suo unico vero amico.
E' il gentile e onesto proprietario della nave di cui era vicecapitano Dantès. Fa tutto quanto gli è possibile per liberarlo dalla prigione, e prova a salvare suo padre dalla morte. Quanto Edmond evade, scopre che Morrel è sull'orlo di una crisi economica, e realizza un piano molto elaborato per salvare il suo unico vero amico.
Louis Dantès
E' il padre di Dantès. Addolorato, si priva del cibo sino alla morte quando Edmond è in prigione. E' principalmente per questo motivo che Montecristo cerca vendetta.
Maximilien Morrel
E' il figlio del signor Morrel. Coraggioso e decoroso come il padre, diventa il primo beneficiario di Edmond. Lui e il suo amore, Valentine, sopravvivono alla fine del romanzo rimanendo persone buone e felici, immuni dalla bramosia del potere, della ricchezza e della posizione.
Albert de Morcerf
E' il figlio di Fernand Mondego e Mercedes. Al contrario del padre è coraggioso, onesto e gentile. L'affetto di Mercedes per lui e Montecristo permette a quest'ultimo di realizzare l'amore materno e lo fa pensare profondamente sul suo mero desiderio di vendetta.
Valentine Villefort
E' la devota e bellissima figlia di Villefort. Come Maximillien Morrel, il suo vero amore, viene protetta da Dantès.
Noirtier
E' il padre di Villefort, quindi nonno di Valentine. Una volta un potente rivoluzionario, Noirtier è intelligente e volenteroso, anche quando si ritrova paralizzato attacco apoplettico. E' un degno avversario per l'ambizione egoista di suo figlio.
Haydée
E' la figlia del Pascià Ali, il sovrintendente dello stato greco di Gianina. E' stata venduta come schiava dopo che suo padre è stato tradito da Mondego e ucciso. Dantès le concede la libertà e osserva la sua crescita sino all'età adulta, innamorandosene poi alla fine.
Signor Bertuccio
E' l'assistente di Dantes, fedele e leale, è stato scelto non per qualità personali, ma per la sua vendetta contro Villefort.
Benedetto
E' il figlio illegittimo di Villefort e la signora Danglars. E' stato cresciuto da Bertuccio e la sua sorellastra, ma nonostante la buona educazione conduce una vita di crudeltà e delinquenza. Attraente, bello e bugiardo immancabile, Bendetto viene presentato a Parigi sotto le spoglie di Andrea Cavalcanti, facendo parte di uno dei piani di vendetta di Dantes.
Madame Villefort
E' la moglie di Villefort. Completamente devota al figlio, diventa assassina per assicurarsi l'eredità del marito.
Julie Herbaut
E' la figlia del signor Morrel, quindi sorella di Maximillien. D´indole angelica e felicemente innamorata, Julie e suo marito Emmanuel mostrano a Montecristo che é possibile essere soddisfatti della propria vita.
E' la figlia del signor Morrel, quindi sorella di Maximillien. D´indole angelica e felicemente innamorata, Julie e suo marito Emmanuel mostrano a Montecristo che é possibile essere soddisfatti della propria vita.
Madame Danglars
É la moglie di Danglars. Avida, subdola e sleale, organizza una serie infinita di relazioni amorose che la aiutano a portare il marito in rovina.
Eugénie Danglars
É la figlia di Danglars. Musicista brillante, punta all´indipendenza e odia gli uomini. Nel giorno della vigilia del suo matrimonio, fugge in Italia con il suo vero amore: Louise d´Armilly.
Lucien Debray
É il segretario del Ministro degli Interni francese. Porta segretamente messaggi d´amore alla sua amante, Madame Danglars, in modo che lei possa investire saggiamente i soldi del marito.
Ali
É lo schiavo muto di Dantés, di origini nubiane. É estremamente abile nell´uso di ogni tipo di arma.
Luigi Vampa
É un famoso bandito romano. Si pone al servizio del piano di vendetta di Montecristo perché in debito con lui. In pericolo di vita, era stato da lui salvato.
Maggiore Cavalcanti
Una volta benestante, questo povero uomo viene rinobilitato da Dantés sotto le mentite spoglie di un aristocratico italiano.
Eduard de Villefort
É il figlio dei Villefort. Sciocco e viziato, cade vittima innocente dell´elaborato piano di Dantés.
Marchesi di Saint-Méran
Genitori della prima moglie di Villefort, che muore poco dopo le nozze.
Jacopo
Contrabbandiere che aiuta Dantés a scappare. Quando mostra a Montecristo la sua lealtá, il Conte lo ricompensa con una barca ed un equipaggio di proprietá.
Ali Pacha
Leader greco che viene ingannato da Mondego. Egli viene ucciso ed il suo regno diviso proprio a causa di Fernando. Sua moglie e sua figlia Haydée sono vendute al mercato degli schiavi.
Barone di Château-Renaud
Aristocratico e diplomatico, viene quasi ucciso nella battaglia di Costantinopoli, ma Maximilian Morrel lo salva. Egli porta il giovane nella societá parigina, grazie a cui quest´ultimo incontra Dantés.
Peppino
Pastore italiano che viene arrestato e condannato a morte per essere complice dei banditi, quando ha solamente fornito loro del cibo. La sua libertá viene comprata da Montecristo.
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