Edmond Dantés decide di farsi giustizia agendo in modo misterioso e al di fuori della legge a causa dei limiti del sistema di giustizia criminale. Le leggi hanno infatti lasciato impunito il terribile crimine che hanno architettato i suoi nemici contro di lui. Dantés crede inoltre che, se anche i loro crimini venissero alla luce, la loro punizione non sarebbe davvero giusta. La giusta pena per coloro che lo hanno fatto marcire per anni nella terribile prigione del Chateaux d´If é un´intensa sofferenza - crede Edmond - seguita dalla morte.
Considerandosi un agente della Provvidenza, Dantés aspira a portare la luce della giustizia divina laddove quella umana ha fallito. Egli decide di uccidere i suoi nemici perché li ritiene colpevoli; decide di distruggere quanto di caro hanno, come loro hanno fatto a lui. Quello che peró Dantés scopre, intromettendosi nella vita di giusti e colpevoli, é che la giustizia dell´uomo é per natura limitata; i limiti della legge risiedono nella stessa indole umana. Non possedendo sapere e potere illimitati, gli esseri umani sono semplicemente incapaci di decidere il corso della Provvidenza, e non sono giustificati a tentare di farlo. Riguardo questo tema, il messaggio che Dumas vuole lasciare con il sottile e arguto piano di vendetta di Montecristo é che gli uomini si devono semplicemente rassegnare, e lasciare che la giustizia divina faccia il suo corso.
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