«Ebbene - disse Danglars - l'hai visto? »«Ci siamo appena incontrati. »«Ti ha parlato della sua speranza di diventare capitano? »«Parla come se già lo fosse. »«Pazienza, pazienza! - disse Danglars - Mi sembra che fantastichi un po’ troppo. »«Diavolo! Sembra che il posto gli sia stato promesso dal signor Morrel in persona. »«Sarà contento per quello. »«Cioè, è molto insolente. Mi ha già offerto aiuto come se fosse un personaggio importante, e pure denaro in prestito, come se fosse un banchiere. »«E tu avrai rifiutato. »«Certamente, anche se avrei potuto accettare; sono stato io che gli ho messo fra le mani le prime monete bianche che ha toccato; ma Dantès non avrà più bisogno di nessuno adesso che diventerà capitano. »«Balle! - disse Danglars - Non lo è ancora. »«In fede mia sarebbe una bella cosa non lo diventasse più - disse Caderousse - altrimenti non ci sarebbe più modo di potergli parlare. »«Se lo vogliamo veramente - disse Danglars - resterà ciò che è, e forse diventerà ancora meno di quello che è. »«Che stai dicendo? »«Niente, parlavo tra me e me. È sempre innamorato della catalana? »«Innamorato pazzo; è andato da lei. Mi sbaglierò, ma secondo me avrà dei dispiaceri su quel fronte. »«Spiegati. »«E perché? »«È più importante di quello che credi. Di certo non ami Dantès alla follia. »«Io non amo gli arroganti. »«Allora raccontami ciò che sai sulla catalana. »«Nulla di certo, ho soltanto visto alcune cose che mi fanno credere, come ti dicevo, che il futuro capitano avrà dei dispiaceri nei dintorni delle Vieilles-infirmeries. »«E cosa hai visto? Dai, dimmelo. »«Ebbene, ho visto che tutte le volte che entra in città, Mercedes è accompagnata da un robusto e minaccioso catalano dagli occhi neri, la pelle rossa, molto scuro, ardentissimo, e che lei chiama mio cugino. »«Ah, veramente? E credi che questo suo cugino le faccia la corte? »«Immagino. Che diavolo vuoi che faccia un ragazzo di ventun anni con una bella ragazza di diciassette? »«E dici che Dantès è andato dai Catalani? »«È uscito da casa sua poco prima di me. »«Se andiamo dalla quella parte ci possiamo fermare alla Réserve di Papà Pamphile e aspettare notizie bevendo un bicchiere di vino di Malaga.»«E chi ce le porterà? »«Staremo sulla sua strada, e leggeremo sul viso di Dantès ciò che sarà successo. »«Andiamo... - disse Caderousse – offri tu, vero? »«Certamente... » rispose Danglars.Ed entrambi si incamminarono con passo svelto verso il luogo indicato. Giunti là si fecero portare una bottiglia e due bicchieri. Papà Pamphile aveva visto passare Dantès neanche dieci minuti prima.Sicuri che Dantès fosse dai Catalani, si sedettero all’ombra dei platani e delle piante di sicomori, sui cui rami un gioioso gruppetto di uccelli salutava i primi giorni della primavera.
Ecco il link al secondo capitolo (ora completo)
http://il-conte-di-montecristo.blogspot.it/2014/08/capitolo-ii-padre-e-figlio.html
A presto!